Ceto medio alla riscossa, nel 2019 torna a “irrobustirsi”

Aumenta il numero di chi è soddisfatto del proprio reddito e il numero di coloro che riescono a risparmiare. Negli ultimi tre anni i bilanci delle famiglie hanno riacquistato parte della prosperità perduta durante la crisi, e il saldo tra coloro che ritengono sufficiente il reddito per sostenere il tenore di vita corrente sale nel 2019 al 69%. Il massimo storico del decennio. Inoltre, sale al 57,5% la percentuale di chi percepisce un reddito compreso tra 1.500 e 3.000 euro al mese, rispetto al 51,7% di tre anni prima. Nel 2019, poi, la percentuale di reddito risparmiata raggiunge il 12,6%, contro il 12% nel 2018 e 9% nel 2011.

La percentuale dei risparmiatori torna a superare quella dei non risparmiatori

È quanto emerge dall’indagine sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani 2019, giunta alla nona edizione, e realizzata da Intesa Sanpaolo e dal Centro Luigi Einaudi su un campione di 1032 persone. In particolare, il rapporto evidenzia che la percentuale dei risparmiatori, il 52%, torna a superare quella dei non risparmiatori, pari al 48%, dopo aver toccato il minimo storico del 39% nel 2013. Dall’indagine, emerge, poi, che la ricchezza complessiva per intervistato è di 270 mila euro, che sale a 384 mila per laureati, professionisti e imprenditori.

“L’Italia ha gli anticorpi per riportarsi su un sentiero di crescita più sostenuto – osserva Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo – capacità imprenditoriali, un buon sistema di welfare, un basso livello del debito privato, grande e diffuso spirito di iniziativa, una elevata, e meno diseguale che altrove, accumulazione di risparmio familiare”.

Il primo obiettivo degli investimenti resta la sicurezza

Il rapporto, riferisce Adnkronos, evidenzia che per gli intervistati il primo obiettivo degli investimenti resta la sicurezza, mentre la liquidità è stabile al secondo posto, seguita dal rendimento di lungo termine.

L’avversione al rischio si conferma, dunque, anche nel 2019. Anche a costo di sacrificare il rendimento. Il risparmio gestito cresce e raggiunge il 15,3% degli intervistati, e oltre l’80% si dichiara molto o abbastanza soddisfatto dell’investimento. Risalgono, invece, le aspettative pensionistiche, e aumenta il numero delle assicurazioni per i rischi della salute e della longevità.

“Occorrono anche interventi incisivi diretti a correggere le criticità strutturali”

‘La vivacità delle imprese, la loro propensione a innovare e fare rete, e il coraggio delle famiglie di investire sul futuro, rappresentano quindi segnali di adattabilità e reattività. “Ed è su questi elementi che deve basarsi il rilancio dell’economia italiana”, aggiunge De Felice.

Occorrono però anche interventi incisivi diretti a correggere le criticità strutturali che da tempo frenano lo sviluppo del Paese. “Occorre creare un ambiente finalmente favorevole al rilancio degli investimenti – puntualizza il chief economist di Intesa Sanpaolo – condizione indispensabile per migliorare le prospettive dell’occupazione e del reddito delle famiglie italiane”.