Italiani più cauti nella pianificazione finanziaria

Con la Fase 2 dell’emergenza sanitaria è arrivato il momento di fare progetti e di pianificare le spese future. Ma poco più di un terzo degli italiani, pensando alla situazione finanziaria della propria famiglia tra 6 mesi, si sente in ansia. Per più del 60% è importante monitorare le proprie entrate e uscite, e capire quanto si sta risparmiando e spendendo. L’Osservatorio The World After Lpckdown di Nomisma e CRIF analizza l’impatto del lockdown sulle vite dei cittadini, e restituisce i dati sulla pianificazione finanziaria delle famiglie italiane. E secondo i risultati della ricerca gli italiani mostrano grande attenzione alla gestione del budget familiare e sono pronti a ridurre o addirittura a rinunciare alle spese destinate al tempo libero e allo svago.

Definire gli obiettivi di risparmio

Per più del 50% degli italiani è importante la pianificazione delle spese e la definizione di obiettivi di risparmio. Molti hanno richiesto di poter sospendere i pagamenti dei prestiti. E se il 6% delle famiglie con un mutuo prima casa in corso ha richiesto la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti un altro 15% pensa che lo farà nei prossimi mesi. Relativamente a coloro che hanno invece prestiti in corso, a cui tipicamente sono collegati importi delle rate più contenuti, il 4% dichiara di aver già richiesto la sospensione delle rate, mentre il 21% non esclude di richiederla nei prossimi mesi.

Valutare bene se chiedere finanziamenti futuri

Con il lockdown il 6% degli italiani ha deciso di rinunciare alla richiesta di un finanziamento, mentre il 9% dichiara di rimandare di qualche mese. Il 3%, invece, procederà con la stipula di un prestito come programmato. Emerge, poi, un 10% di italiani che post lockdown ha valutato di chiedere un nuovo finanziamento non pianificato in precedenza. Tra questi, il 24% pensa di richiedere l’accesso ai vantaggi legati all’Ecobonus 2020, mentre il 12% è orientato verso il Sismabonus 2020 per la messa in sicurezza antisismica.

Chi deciderà di ricorrere a un finanziamento per sostenere l’acquisto di beni e servizi lo farà principalmente per spese impreviste causate dell’emergenza sanitaria (30%), spese mediche o dentistiche (29%), manutenzione-ristrutturazione casa (26%), esigenze di maggiore liquidità (26%), l’acquisto di un’auto (17%).

Pronti a ridurre le spese

Per salvaguardare i risparmi della propria famiglia il 21% degli italiani ridimensionerebbe il budget destinato a viaggi e vacanze, mentre il 20% quello relativo a ristoranti e consumi fuori casa. I cittadini sono orientati a stringere la cinghia anche sull’acquisto di abbigliamento e scarpe (14%) e, dove possibile, di cibo e spesa alimentare (6%). Rispetto agli acquisti programmati da tempo è il settore tech a risentirne particolarmente, con 1 italiano su 4 che rimanderà l’acquisto di pc, smartphone e tablet, seguito dal 21% che sposterà l’acquisto di grandi elettrodomestici (frigorifero, lavatrice, forno ecc.). Anche arredamento e mobili, seguiti dalle auto, rientrano tra le categorie di beni il cui l’acquisto può essere rinviato (20%).