Consumi mediatici degli italiani, un sistema sempre più liquido

Un sistema di consumi dei media sempre più “liquido”. È quello che descrive il Censis, nel 54° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2020 nel capitolo dedicato a comunicazione e media. Con Internet come ingrediente principale e un uso sempre più massiccio di smart e mobile tv gli italiani si informano soprattutto sui portali, e danno sempre meno importanza alla lettura di libri e giornali. Di fatto, il Censis evidenzia come la spesa delle famiglie per i consumi mediatici tra il 2007 e il 2018 abbia subito una flessione (-2,0%), mentre quella per l’acquisto di telefoni e accessori è quadruplicata, segnando un +298,9% nell’intero periodo, e un valore di oltre 7 miliardi di euro nell’ultimo anno.

In dieci anni pc e audiovisivi +64,7%

Sempre tra il 2007 e il 2018 la spesa dedicata all’acquisto di computer e audiovisivi ha segnato un rialzo elevato (+64,7%), mentre i servizi di telefonia si sono assestati verso il basso per effetto di un riequilibrio tariffario (-16,0%, per un valore però di 16,8 miliardi di euro nell’ultimo anno). La spesa per libri e giornali ha subito invece un vero e proprio collo nel decennio (-37,8%), arrestato però nell’ultimo anno, che ha visto un rialzo del 2,5%.

Tv, calo dei telespettatori, ma non sul web

Nel 2019 la fruizione della televisione è stabile, ma se registra una flessione dei telespettatori della tv tradizionale (digitale terrestre, -2,5% in un anno) resta salda l’utenza della tv satellitare (-0,1%) e cresce significativamente la tv via internet. Web tv e smart tv arrivano al 34,5% di utenza (+4,4% in un anno) e la mobile tv passa dall’1% di spettatori nel 2007 all’attuale 28,2% (+2,3% nell’ultimo anno). La radio continua a rivelarsi all’avanguardia dentro i processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori restano stabili (79,4%), ma se la radio ascoltata attraverso l’apparecchio tradizionale perde il 5,3% di utenza l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (17,3%, +0,3%) e soprattutto lo smartphone (21,3%, +0,6%) è sempre più rilevante.

Cresce internet, libri e quotidiani sempre più in crisi

L’utenza di internet registra ancora un aumento, passando dal 78,4% al 79,3% della popolazione in un anno. Gli italiani che utilizzano gli smartphone per navigare salgono dal 73,8% al 75,7% (+1,9%), quando ancora nel 2009 li usava solo il 15% della popolazione.

I media a stampa invece sono ancora in crisi, anche se sembra essersi fermata l’emorragia di lettori. Quelli dei quotidiani, si sono ridotti al 37,3% nel 2019, mentre le edizioni online dei giornali si attestano a una quota di utenza pari al 26,4%, e gli aggregatori di notizie online e i portali web d’informazione sono consultati dal 51,6% degli italiani (+5,5% rispetto all’anno precedente). Anche i lettori di libri continuano a diminuire: se nel 2007 il 59,4% degli italiani aveva letto almeno un volume nel corso dell’anno, nel 2019 il dato è sceso al 41,9%.