Mise, nuovo incentivo per investimenti in Pmi e startup innovative

Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio è stato pubblicato il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che definisce le modalità di attuazione del nuovo incentivo per le persone fisiche che investono in startup e PMI innovative. Si tratta del decreto attuativo Mise relativo alla nuova agevolazione prevista dal decreto Rilancio. L’agevolazione fiscale è pari al 50% dell’investimento effettuato nelle startup innovative e nelle PMI innovative, nei limiti delle soglie fissate dal regime “de minimis”.

Ammessi gli investimenti già effettuati nel corso del 2020

L’investimento può essere effettuato direttamente o anche indirettamente attraverso fondi comuni (Oicr), e la presentazione della domanda, la registrazione e la verifica dell’aiuto “de minimis”, saranno effettuate esclusivamente tramite la piattaforma informatica in corso di predisposizione dal Mise. Sono ammessi tutti gli investimenti già effettuati nel corso del 2020 e fino all’operatività della piattaforma: l’impresa beneficiaria può presentare domanda nel periodo compreso tra il primo marzo e il 30 aprile 2021. A regime, riporta Ansa, gli investimenti dovranno essere effettuati solo dopo la presentazione della domanda.

Importo massimo di 100.000 euro e 300.000 euro

L’importo massimo dell’investimento detraibile per quel che riguarda le startup innovative è fissato a 100.000 euro per periodo d’imposta, con vincolo di mantenimento per almeno tre anni, pena la decadenza dall’agevolazione. La somma sale a 300.000 euro per gli investitori in PMI innovative. In ambedue i casi, la detrazione dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche spetta per gli investimenti nel capitale sociale di una o più PMI o startup innovative, direttamente o indirettamente. Per gli investimenti che superano il limite, sulla parte eccedente e in ciascun periodo d’imposta, si potrà detrarre un importo pari al 30% dell’eccedenza, nel limite di 200.000 euro in tre esercizi finanziari. Se la detrazione spettante supera l’imposta lorda, è ammesso il riporto dell’eccedenza nel periodo d’imposta successivo, per un massimo di tre anni.

Esclusi investimenti per alcuni settori

Il soggetto investitore, per poter beneficiare della detrazione Irpef, effettua l’investimento agevolato in una o più imprese beneficiarie, startup innovative o PMI innovative regolarmente iscritte nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese. Sono detraibili sia gli investimenti effettuati direttamente nel capitale sociale delle imprese e delle startup innovative sia quelli effettuati indirettamente, tramite organismi di investimento collettivi del risparmio. Restano esclusi dalle agevolazioni gli investimenti effettuati tramite organismi di investimento collettivo a partecipazione pubblica, e quelli effettuati in startup o PMI innovative che operano nei settori esclusi, tra cui le imprese del settore pesca e acquacoltura, e produzione primaria di prodotti agricoli.