GenZ: poco friendly con economia e finanza, ma sa gestire il denaro

Uno su 5 non pensa a quanti soldi ha a disposizione prima di comprare qualcosa, e l’80% gestisce il denaro in autonomia, ovvero, cifre che vanno dai 500 euro fino a oltre 2.000 euro.

Sono le disponibilità economiche dei giovani della Generazione Z, che sebbene poco ‘friendly’ con le nozioni di finanzia ed economia, nel 12% dei casi ricava guadagni da vincite a scommesse, giochi o lotterie.
È quanto emerge dall’indagine promossa da Esdebitami Retake e condotta da Nomisma sulle abitudini di spesa e la conoscenza delle dinamiche finanziarie dei giovani di età compresa tra 18 e 25 anni.

L’entrata media mensile è 842 euro

Stando all’indagine, in 7 casi su 10 le entrate dei ragazzi non sopperiscono alle loro spese. A supportarle sono i genitori, che però ‘non sempre controllano’ le finanze dei figli.
Considerando la disponibilità finanziaria dei giovani appartenenti alla Gen Z emerge come negli ultimi 12 mesi 8 su 10 abbiano gestito denaro in autonomia, con un’entrata media mensile pari a 842 euro tra stipendio, paghetta e regali.

In particolare, il denaro a disposizione dei giovanissimi deriva da una combinazione di stipendio/proventi da un’attività lavorativa (57%), regali ricevuti (37%), somma fissa elargita dai genitori (32%) e somme di denaro date all’occorrenza (30%).

Difficoltà a rispettare l’equilibrio con le risorse disponibili

L’indagine rileva come nella fascia di età della Gen Z meno del 40% dei ragazzi abbia un’occupazione lavorativa più o meno stabile.
In generale, infatti, il supporto da parte della famiglia rimane elevato per la copertura delle spese mensili.

Il 62% di chi lavora e il 72% di chi non lavora non riesce infatti a far fronte alle spese, anche per una frequente difficoltà a gestire in modo consapevole l’equilibrio con le risorse disponibili.
Diverse, invece, le modalità di approccio alla spesa. Se il 42% dei giovani tra 18 e 22 anni valuta attentamente l’opportunità di fare o meno un acquisto in base alle proprie disponibilità finanziarie, la percentuale scede al 39% nel caso di ragazzi tra 23 e 25 anni.

Fissare un limite di spesa cercando di non superarlo

Un accorgimento usato frequentemente è quello di fissare un limite di spesa giornaliero o settimanale cercando di non superarlo (39% tra 18-22 anni e 42% 23-25 anni).
I dati dell’indagine, riporta Adnkronos, sono stati presentati in occasione dell’evento ‘GenZ e consapevolezza finanziaria tra digitale, tecnologia e new economy’, un’iniziativa promossa dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria del ministero dell’Economia e Finanza.